venerdì 11 giugno 2010

Virtualizzare Windows su LinuxMINT (parte 1/2)

Capita spesso che non si riesca ad utilizzare esclusivamente Linux a causa di un programma al quale non possiamo assolutamente rinunciare e del quale non esiste una versione Linux. A questo scopo ci viene in aiuto il concetto di virtualizzazione. Questo significa non emulare le librerie del nuovo sistema all'interno di LinuxMINT (come fa ad esempio il progetto Wine) ma installare nel vero senso della parola un secondo sistema che "gira" sul sistema principale.
Nulla di complicato, almeno per l'utente finale! Il tutto è relativamente semplice grazie a VirtualBox.

Scarichiamo dal sito di Oracle la versione che ci interessa (sconsiglio di utilizzare la versione OSE che si trova nei repository poiché in essa è più difficoltoso far funzionare le periferiche della macchina vituale, quali ad esempio le porte usb).

Il file scaricato sarà un .deb. Per installarlo sarà sufficiente aprirlo con doppio click del mouse.

Dopo aver installato il programma facciamolo partire e dalla schermata di avvio possiamo creare la nuova macchina virtuale e il nuovo disco virtuale nel quale installare il nuovo sistema operativo virtuale.

(nell'immagine compare già il mio Winzoz installato e configurato!)

Prima creiamo la macchina cliccando su Nuova e seguendo il wizard di creazione:


poi creiamo il disco virtuale sul quale installare il nostro nuovo sistema operativo virtuale (nel caso già ne esistesse uno basta utilizzare "Usa disco fisso esistente")


(consiglio di creare un disco con espansione dinamica)



Prima di passare all'installazione vera e propria vi consiglio di ampliare la memoria grafica in uso al nuovo sistema operativo (soprattutto se questo è un sistema Windows):


Alziamo il valore della Memoria video ad un minimo di 64 MB (il minimo nominale per un buon utilizzo è 32 MB).

Perfetto, la nostra macchina virtuale è pronta per essere installata. La cosa più interessante di VirtualBox è che ogni macchina ed ogni disco si trovano nella partizione di /home: questo significa che nel caso di un malfunzionamento del sistema o di un ripristino di quest'ultimo (ad esempio attraverso una nuova installazione!) tutti i nostri dischi sono sani e salvi insieme ai nostri dati.
Sia i dischi che le macchine li potete trovare a questo indirizzo:

~/.VirtualBox/

Nella prossima parte del tutorial installeremo un sistema Windows e vedremo la migliore configurazione della nostra macchina virtuale per utilizzare un programma di grafica abbastanza "pesante" come Adobe CS4.

1 commento:

  1. Questo mi pare piuttosto diverso da avere due partizioni; è così? Quali i vantaggi? Grazie

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